E nonostante tutto all’EXPO ci sono degli #expottimisti

Oggi mentre gustavo pacificamente il mio pranzo ho avuto la malaugurata idea di impugnare lo smartCoso per fare un giro su twitter. All’improvviso mi imbatto nell’hashtag #expottimisti e, ingenuo come sono per natura, mi aspetto di trovarci dentro cinguettii di persone dotate di senno che ironizzano su questa inutile, immensa, miliardaria, corrotta e dannosa sagra di paese.
Invece no, ci sono veramente persone che sono felici di tutto questo, sono ottimiste, appunto.

Non resisto e twitto così:

Interviene prontamente il responsabile pubbliche relazioni digitali di Expo e ne segue un delirante quanto divertente botta e risposta che riporto in alcuni passaggi salienti, non per protagonismo ma per poter rispondere al Sig. Giacomo Biraghi in maniera puntuale ad alcune delle sue affermazioni. Twitter con i suoi 140 caratteri non permette di rispondere con la giusta profondità ed ecco il perché di questo post.

Quindi la pronta risposta:

Diciamo che qui c’è riassunto tutto il mio pensiero e tutta la mia rabbia per questa grande occasione persa. Ma fino a qui tutto bene, siamo ancora nell’ambito delle normali scaramucce.

Ciò che mi ha dato noia è questa ironia inutile e di basso livello:

Ecco caro Giacomo (scusami se mi permetto di darti del tu, ma mi hanno detto che nell’Internet si fa così) cosa penso di tutto questo; il perché ritengo che questo EXPO sia tutto sbagliato e, no, non penso sia l’ONU.
Ma prima mi permetto di correggere la tua bellissima battuta: forse, visto ciò che intendi ironizzando sul mio tweet dove parlo di mancata opportunità per trattare seriamente temi come la sostenibilità, la nutrizione, la fame nel mondo, l’impatto ambientale; era più corretto citare la FAO e non l’ONU, i cui scopi sono profondamente diversi.

Ecco l’ultima meravigliosa perla, quella che mi ha definitivamente spinto a scrivere questo post:

Ebbene Giacomo lo confesso, non sono un superesperto di ogni cosa e ammetto di non essere un profondo conoscitore di ciò che è stato EXPO nella storia e così, da persona curiosa quale sono, qualche tempo fa sono andato a documentarmi ed ecco cosa ho scoperto: (qui la fonte http://www.aboutmilan.com/it/expo-2015/cosa-sono-le-expo.html)

Le Esposizioni Universali sono delle mostre espositive di portata internazionale ospitate ogni 5 anni da un paese nel mondo. Lo scopo delle esposizioni universali è quello di promuovere il progresso industriale e tecnologico a livello globale, mettendo in mostra le ultime innovazioni tecniche e scientifiche che in qualche modo possono migliorare le condizioni di vita sociale ed economica del pianeta

Allora se il tema dell’EXPO 2015 è “Nutrire il pianeta” io credo sia lecito attendersi che si parli di questo in maniera seria. Io credo che, se è vero che nell’essenza e nell’animo dell’Esposizione Universale ci deve essere l’innovazione, il progresso e il miglioramento della vita sociale, quando si parla di nutrire il pianeta, i temi da affrontare siano ben precisi e molto diversi da ciò che si sta trattando in questo EXPO.
Io mi aspetto che si inizi a parlare di politiche di rinnovamento agricolo, di biodiversità, di deforestazione, di inquinamento, dell’immenso impatto distruttivo che l’odierno stile di vita e l’industria del cibo stanno avendo sul pianeta.

Su EXPO so poco caro Giacomo, ma su questi temi so abbastanza:
Per tua cultura e per quella di tutti gli #EXPOTTIMISTI  eccoti un po’ di fatti (non parole) relativi all’industria mondiale che “nutre il pianeta”.
Tutto parte da un sistema profondamente sbagliato, quello degli allevamenti intensivi, estremamente inefficiente dal punto di vista energetico e del consumo delle risorse (oltre che crudele, ingiusto e incivile).
Su tutto, questo dato: per produrre 1Kg. di carne servono circa 80Kg. di cereali coi quali potresti dare un pasto a 800 persone. Con 1kg di carne invece fornisci un pasto a 5 persone. Pensa a questo immenso squilibrio moltiplicato per 5 miliardi di persone (2,5 miliardi infatti non ha accesso alla carne per motivi etici, religiosi o di indisponibilità). Per darti la misura di questo profondo squilibrio energetico pensa che se tutto il mondo si nutrisse come fanno gli americani, si stima che con le risorse attuali ci sarebbe di che nutrire soltanto 2,5 miliardi di persone. Se tutti invece si nutrissero come gli indiani (che comunque mangiano carne anche se in forma molto ridotta) ci sarebbe da mangiare per 11 miliardi di persone.
Ma ecco dove e come tutto questo impatta sul mondo che stiamo distruggendo:

1. Cambiamenti Climatici e inquinamento
   1. Il 51% delle emissioni di gas serra è prodotta dagli allevamenti intensivi di tutto il mondo. Per completezza di informazioni, solo il 13% è generato dal trasporto globale (auto, treni, aerei, navi, ecc.)
   2. Il 65%  delle emissioni di Protossido di azoto è prodotto dagli allevamenti intensivi
   3. OGNI MINUTO, dagli allevamenti intensivi vengono prodotti e gettati nell’ambiente, nell’aria che respiri e nell’acqua che bevi, 3.500 Tonnellate di escrementi. Hai letto bene, tremilacinquecento tonnellate al minuto. Le diverse deiezioni degli allevamenti intensivi sono particolarmente problematiche, poiché si disperdono nei corsi d’acqua e, nei casi peggiori, lasciano delle vaste “zone morte”, nelle quali poche specie riescono a sopravvivere. Buona parte dell’azoto prodotto da questi allevamenti può diventare gassoso e trasformarsi in ammoniaca, che contribuisce all’acidificazione dell’acqua e alla distruzione dello strato di ozono.
2. Acqua
   1. Un comune hamburger richiede circa 2500 litri d’acqua per essere prodotto. (evviva l’#ottimismo e McDonalds come sponsor)
   2. L’industria della produzione della carne e dei prodotti caseari consuma 1/3 di tutta l’acqua potabile che abbiamo a disposizione. Globalmente, di tutta l’acqua che consumiamo, il 5% è per uso domestico, il 55% viene usato dagli allevamenti e dalle coltivazioni che nutrono questi stessi animali
3. Impatto sull’ambiente, desertificazione, biodiversità
   1. 1/3 dei terreni è praticamente desertificato e a causa dagli allevamenti intensivi che coprono il 45% di tutte le terre emerse
   2. L’allevamento intensivo è all’origine di vari problemi di inquinamento che frammentano, o addirittura distruggono, gli habitat naturali. Questa distruzione fa fuggire e uccide gli animali e i vegetali che ci vivono
   3. Sconfinate monocolture destinate alla produzione di foraggio animale hanno soppiantato la naturale biodiversità di immense zone rurali e agricole con fortissimi impatti sulla flora, sulla fauna e sul ciclo riproduttivo degli ambienti
   4. 1,5 Acri di foresta pluviale viene raso al suolo OGNI SECONDO per fare posto a monocolture destinate all’alimentazione animale.
   5. Circa Il 91% della distruzione della foresta amazzonica è responsabilità diretta di questa industria
4. Estinzione
   1. A causa della continua distruzione delle foreste pluviali, OGNI SINGOLO GIORNO, circa 110 specie diverse tra animali e insetti di varia natura si estinguono
   2. Questa industria è LA PRIMA CAUSA di inquinamento delle acque e questo è causa diretta dell’estinzione di numerose specie marine oltre che della morte di interi habitat
   3. 90.ooo.000 (novanta milioni) di tonnellate di pesce viene pescato ogni anno da tutti i mari. Il risultato di questa pratica è che ormai un numero incalcolabile di specie marine è definitivamente estinto. Presto non ci sarà più nulla di vivo negli oceani.

Non entro nel merito del tremendo impatto che questa alimentazione scorretta ha sull’uomo e sulla salute. E’ ormai ben documentato dalla medicina ufficiale, da centinaia di studi epidemiologici che carne e prodotti animali sono responsabili di un altissimo numero di malattie degenerative come cancro, diabete, osteoporosi, malattie cardiovascolari.

Forse ti chiederai come potrai fare da domani, senza la tua bella bistecchina o l’hamburger di McDonalds, sappi però che milioni di vegani nascono, crescono e vivono in perfetta salute una vita armoniosa, meno impattante e più rispettosa del mondo in cui vivono. Queste persone, statistiche alla mano vivono mediamente 15 anni in più di chi si comporta da onnivoro. Un vegetariano, che consuma derivati come latte, latticini e uova, vive mediamente 7 anni in più.

Allora, se questi dati non sono fandonie (in fondo alla pagina ti linko a tutte le fonti), forse si poteva trattare anche di questi argomenti. Forse, caro Giacomo, invece di far mangiare alla gente carne di coccodrillo e di zebra (ah, quale grande valore avete portato a Milano, complimenti!) si poteva fare un po’ di prevenzione ed insegnare loro un po’ di sana cultura alimentare. Si poteva insegnare loro che è possibile eliminare o ridurre drasticamente il consumo di questi prodotti a salvaguardia del mondo in cui vivono e della loro stessa salute.

Ritornando agli scopi e ai principi fondanti di EXPO:

…mettendo in mostra le ultime innovazioni tecniche e scientifiche che in qualche modo possono migliorare le condizioni di vita sociale ed economica del pianeta

Visto che hai tenuto a farmi la lezioncina, linkandomi inutili video su EXPO, dimmi, parlando di “nutrire il pianeta”, dove stanno le innovazioni e i cambiamenti che possono migliorare le condizioni di vita sociale ed economica del pianeta?
In McDonalds e Coca Cola? Forse nel Kebap e nella carne di coccodrillo o di zebra che viene servita nei padiglioni di EXPO?
Per te, probabilmente conforme alla massa e giustamente proiettato al raggiungimento degli obiettivi professionali, 20 milioni di visitatori è un grande risultato, è la conferma di un successo. Per me non significa nulla, c’è al mondo qualche miliardo di persone che ancora deve capire che c’è molto di sbagliato nel loro stile di vita. Ma sono ottimista, so che molte cose stanno cambiando.

Tornando a noi, non voglio sparare sulla Croce Rossa e avere vita troppo facile parlando della corruzione e dei classici pastrocchi all’italiana che hanno contraddistinto questo EXPO, voglio invece concentrarmi sul vero tema, quello caldo, quello che ha acceso la nostra discussione.
Non sono uno sciocco e so bene che quanto stai facendo fa parte del tuo lavoro e che fare pubblicità (o propaganda che dir si voglia) di EXPO è quanto ti viene chiesto di fare. Non ti stupire però se, facendo questo sui Social Network, ti possa capitare di interagire con qualcuno fuori dal coro, con qualcuno un po’ più abituato a mettersi in discussione e a pensare con la propria testa.
Qualcuno che ha capito che uno dei più grandi atti politici che può fare nella propria vita è scegliere responsabilmente cosa mettere nel proprio piatto. Perché questo ha un fortissimo impatto sulla vita di tutti.
Sai bene che è caratteristica intrinseca dei Social Network l’interazione con le persone, tutte. Le pecore (con tutto il rispetto per questo nobilissimo fratello che condivide con me lo spazio che ci è concesso) ma anche quelli che hanno quel malcontento, quel senso di frustrazione che li spinge a dire che questo EXPO è tutto sbagliato, che è una grande occasione persa e che, perdona la caduta di stile, è un gigantesco, inutile, dannoso bidone di merda.

Prima di salutarti cordialmente, caro Giacomo, torno alla prima causa del riscaldamento globale, l’allevamento animale, riportandoti questa citazione:

Una specie su 10 potrebbe estinguersi da qui al 2100 se gli effetti del cambiamento climatico proseguissero con l’andamento attuale. (Fonte:National Academy of Sciences, 2010)

Chiudo invitandoti alla visione di due ottimi documentari che trovi agevolmente in rete:
– Cowspiracy
– Fork over Knives
capirai molto di quanto ti ho accennato in questa pagina.

Aggiornamento di Sabato 17/10 ore 09:30
Dopo aver postato questa pagina e averla condivisa con il diretto interessato e sull’hashtag #expottimisti è partito un thread senza uscita con Giacomo che sostiene Che si tratta di parco a tema (o parco giochi che dir si voglia) e che non aveva scopi così “alti”. Ecco, proprio questo è il problema! Il mio fastidio e disappunto per EXPO sono proprio per questo motivo. Se è vero che nei principi fondanti di EXPO e dei contenuti delle esposizioni universali ci devono essere “promuovere il progresso industriale e tecnologico a livello globale, mettendo in mostra le ultime innovazioni tecniche e scientifiche che in qualche modo possono migliorare le condizioni di vita sociale ed economica del pianeta“, aver fatto un parco giochi su questi temi è una colpa grave. Non aver affrontato minimamente i contenuti di cui sopra e aver perso l’occasione per trattare anche di questi temi lo trovo assolutamente inadeguato e fastidioso.

Se qualcuno avesse dei dubbi, ecco la pagina del BIE che spiega cos’è e quali scopi ha l’Esposizione Universale

FONTI

CAMBIAMENTI CLIMATICI

Animal agriculture is responsible for 18% of greenhouse gas emissions, more than all transportation combined.

Transportation is responsible for 13% of all greenhouse gas emissions.

Livestock and their byproducts actually account for at least 32,000 million tons of CO₂ per year, or 51% of all worldwide greenhouse gas emissions.

Cows produce 150 billion gallons of methane per day.

Methane is 25-100 times more destructive than CO₂.

Methane has a global warming power 86 times that of CO₂.

Livestock is responsible for 65% of all emissions of nitrous oxide – a greenhouse gas 296 times more destructive than carbon dioxide and which stays in the atmosphere for 150 years.

ACQUA

Animal agriculture uses 34-76 trillion gallons of water annually.

Agriculture is responsible for 80-90% of US water consumption.

Growing feed crops for livestock consumes 56% of water in the US.

One hamburger requires 660 gallons of water to produce – the equivalent of 2 months’ worth of showers.

2,500 gallons of water are required to produce 1 pound of beef.

477 gallons of water are required to produce 1 pound of eggs; 900 gallons of water are needed for cheese.

1,000 gallons of water are required to produce 1 gallon of milk.

5% of water in the US is used by private homes. 55% of water in the US is used for animal agriculture.

The meat and dairy industries combined use nearly 1/3 (29%) of all the fresh water in the world today.

TERRA

Livestock covers 45% of the earth’s total land.

Animal agriculture is responsible for 91% of Amazon destruction.

The leading causes of rainforest destruction are livestock and feedcrops.

136 million rainforest acres cleared for animal agriculture.

1-2 acres of rainforest are cleared every second.

110 plant, animal and insect species are lost every day due to rainforest destruction.

2-5 acres of land are used per cow.

Nearly half of the contiguous US is devoted to animal agriculture.

30% of the Earth’s entire land surface is used by the livestock sector.

1/3 of the planet is desertified due to livestock.

INQUINAMENTO

MARI

90 million tons of fish are pulled from our oceans each year.

For every 1 pound of fish caught, an average of 5 pounds of unintended marine species are caught and discarded as by-kill.

As many as 40% (63 billion pounds) of fish caught globally every year are discarded.

Scientists estimate as many as 650,000 whales, dolphins and seals are killed every year by fishing vessels.

POPOLAZIONE / ALTRO

The average American consumes 209 pounds of meat per year.

70 billion farmed animals are reared annually worldwide. More than 6 million animals are killed for food every hour.

Throughout the world, humans drink 5.2 billion gallons of water and eat 21 billion pounds of food each day.

Worldwide, cows drink 45 billion gallons of water and eat 135 billion pounds of food each day.

Land required to feed 1 person for 1 year: Vegan: 1/6 acre. Vegetarian: 3× as much as a vegan. Meat Eater: 18× as much as a vegan.

1.5 acres can produce 37,000 pounds of plant-based food.
1.5 acres can produce 375 pounds of meat.

A person who follows a vegan diet uses 50% less carbon dioxide, 1/11 the oil, 1/13 the water, and 1/18 the land compared to a meat-eater.

Each day, a person who eats a vegan diet saves 1,100 gallons of water, 45 pounds of grain, 30 sq ft of forested land, 20 lbs CO₂ equivalent, and one animal’s life.